Accra, capital of Ghana, was defined by the writer Rysdard Kapuscinski as a"town that has grown dramatically and reproduced several times." Originally formed by scattered villages controlled by chiefs Ga, today is a vast cluster of low buildings which extends in a disorderly manner in every direction.
The hot, crowded streets full of holes, the markets full of fruits, vegetables and animals, the slums and the elegant gated communities, the chop bars and luxury restaurants, the hiplife and highlife always present, make Accra a grueling, contradictory yet fascinating city.
Two and a half million people move every day in this great chaos, masterfully keeping the serenity and the willingness to help the inevitable stranded "Obruni".
Accra, capitale ghanese, è stata definita dallo scrittore Rysdard Kapuscinski una "cittadina cresciuta a dismisura che si è riprodotta più volte". In origine formata da villaggi sparsi controllati da capi Ga, oggi è un vasto agglomerato di bassi edifici che si estende in modo disordinato in ogni direzione.
Le strade roventi, affollate e piene di buche, i mercati ricolmi di frutta, verdura ed animali, le bidonville e le eleganti gated communities, i chop bars e i ristoranti di lusso, l'hiplife e l'highlife sempre presente, fanno di Accra una città estenuante, contraddittoria ma allo stesso tempo affascinante.
Due milioni e mezzo di persone si muovono tutti i giorni in questo grande caos, magistralmente mantenendo sempre la serenità e la disponibilità ad aiutare l'immancabile "Obruni" in panne.